L’INPS ha pubblicato il messaggio n. 1904 del 7.5.2020 avente ad oggetto “Pagamento diretto di prestazioni di integrazione salariale. Gestione degli IBAN non corretti o non validati”, con il quale l’Istituto fornisce istruzioni finalizzate a favorire la tempestiva erogazione dell’integrazione salariale in presenza di codici IBAN, indicati nelle domande di liquidazione della prestazione, che risultano non corretti o non validati dagli Istituti di credito e da Poste Italiane. Infatti, nella fase di liquidazione delle prestazioni di integrazione salariale a pagamento diretto (Cigo/Aso/Cigd/Cisoa), si sono registrati casi in cui non c’era corrispondenza tra il codice fiscale del beneficiario della prestazione e il codice fiscale del titolare dello strumento di riscossione (conto corrente, carta ricaricabile) cui si riferisce l’IBAN indicato dal datore di lavoro nella domanda di liquidazione delle prestazioni (flussi SR41/SR43). Si sono registrati anche casi di coordinate bancarie che risultano errate, in particolar modo per la presenza di codici ABI/CAB allo stato non censiti ovvero non più in uso.
Fonte Sito web INPS
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