La protesta del 21 novembre 2017 dei camionisti francesi non ha bloccato solamente la strada del Frejus, ma anche diverse arterie dirette in altri Paesi europei.
Ed è solo l’inizio di una settimana di mobilitazione.
L’unione intersindacale che comprende le cinque sigle più importanti nel trasporto stradale – ossia CFDT, CGT, Force Ouvrière, CFTC e CFE-CGC – ha iniziato oggi la protesta contro le modifiche proposte dalla Commissione Europea ai tempi di guida e di riposo degli autisti con alcuni presidi filtranti in diverse arterie del Paese, in prossimità con i confini. Tali presidi hanno fermato i veicoli pesanti, lasciando passare le autovetture, uno è iniziato alle sei di mattina a Modane, lungo la strada che porta al Frejus, che ha bloccato quasi duecento camion in entrambe le direzioni.
Le cronache francesi di questa mattina riportano altri presidi che hanno rallentato o fermato l’autotrasporto merci fin dall’alba. In direzione del Belgio una barriera filtrante ha fermato circa duecento veicoli pesanti dalle 7:30 all’altezza di Menin, mentre un corteo lumaca di camion ha rallentato il traffico sull’autostrada A22 tra Lille e Grand, verso la frontiera di Rekkem.
Alla frontiera con la Spagna, è sorta una barriera filtrante sull’autostrada A31, all’altezza del casello di Biriatou, nei Paesi Baschi francesi. Sempre sull’A31, ma a nord, un altro presidio ha rallentato dalle sei del mattino i camion diretti in Lussemburgo, nella zona dell’area di servizio di Berchem. Un presidio è registrato anche sull’autostrada A8 alla barriera di pagamento di la Turbie, ma senza blocco dei veicoli pesanti.
(Fonte: www.trasportoeuropa.it)