Collaborazione con l’Associazione internazionale RETE e l’ADSP Mar Tirreno Centrale per ottimizzare le relazioni tra porti e città campane
Errigo (ALIS): “Non c’è sviluppo senza sinergia tra pubblico e privato. Intermodalità è volano per il Sud: occupazione del settore in crescita”
Si è svolto venerdì 31 maggio il workshop tecnico su “PORTO-CITTA’/INTERMODALITA’-ECONOMIA DEI TRASPORTI” coordinato da ALIS nell’ambito del Seminario internazionale intitolato “Una governance collaborativa per la relazione porto-città” organizzato dall’associazione RETE e patrocinato dal Comune di Napoli e dall’AdSP del Mar Tirreno Centrale presso la Stazione Marittima del Porto di Napoli alla presenza di numerosi delegati provenienti da Italia, Spagna, Olanda, Argentina e Cile.
“ALIS, che riunisce imprese leader nel settore del trasporto intermodale e della logistica, – ha dichiarato il Vice Direttore Generale Antonio Errigo nel suo intervento introduttivo – garantisce e garantirà sempre maggiore impegno per collaborare con enti pubblici e favorire la competitività delle città portuali nello scenario internazionale attraverso il Nodo locale di RETE, e per farlo riteniamo necessaria una profonda sinergia tra pubblico e privato. Lo sviluppo del Sud, e la conseguente riduzione del divario esistente con il Nord del Paese, è uno dei nostri macro-obiettivi programmatici: ci crediamo e lo dimostra il fatto che molte nostre importanti aziende hanno i propri quartier generali nelle città campane”.
Al tavolo tecnico tenuto da ALIS all’interno del progetto del Nodo Avanzato di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia hanno preso parte autorevoli esponenti del mondo imprenditoriale ed accademico: Domenico De Rosa, Amministratore Delegato di SMET SpA, Elena Mari, Tender Team Member di Trans Italia Srl, Francesco Mattozzi, account Manager di Chemical Express Srl, Fabio Carlucci, Direttore del Master in Economia del Mare, Logistica e Turismo dell’Università di Salerno e Mauro Menicucci, titolare della cattedra di Diritto della Navigazione presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Salerno.
“L’intento di ALIS – ha aggiunto Antonio Errigo – è quello di proseguire nel proprio ruolo di collettore di istanze imprenditoriali e laboratorio strategico per lo sviluppo dell’economia trasportistica e della sostenibilità ambientale. Con le nostre iniziative intendiamo favorire concretamente lo sviluppo economico anche attraverso una correlazione sempre più stretta e costante tra le imprese, ITS, università, porti e interporti del comprensorio. La compattezza del nostro cluster è un volano per l’economia dell’intero Mezzogiorno e lo dimostrano anche le politiche sul territorio delle aziende associate, volte ad incrementare forza lavoro e a combattere concretamente la disoccupazione”.
Prima degli interventi delle tre aziende associate ad ALIS in qualità di Soci fondatori – SMET, Trans Italia e Chemical Express – l’incontro è proseguito con Prof. Mauro Menicucci, titolare della cattedra di Diritto della Navigazione presso il dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Salerno ed il Prof. Fabio Carlucci, Direttore del Master in Economia del Mare, Logistica e Turismo dell’Università di Salerno, che hanno relazionato sulle tematiche correlate all’applicazione delle normative previste dall’entrata in vigore della ZES in Campania ed allo sviluppo delle infrastrutture logistiche, sia sotto il profilo economico che della sostenibilità ambientale.
Elena Mari, Tender Team Member di Trans Italia s.r.l, ha illustrato le performance della propria azienda che ha sede a Fisciano (Salerno) e che conta 400 dipendenti ed un indotto aggiunto di 350 persone. “La nostra – ha detto Elena Mari – è una realtà del Mezzogiorno fortemente impegnata nell’intermodalità e che nel solo 2018 ha effettuato oltre 100.000 spedizioni. La nostra azienda, grazie all’utilizzo dell’intermodalità, ha fatto registrare nel solo 2018 la riduzione di ben 100 milioni di km percorsi su strada ai propri mezzi, di cui un terzo in Campania. In prospettiva contiamo di registrare risultati ottimali per la sostenibilità ambientale con l’utilizzo di carburanti alternativi quali il GNL”.
Per Chemical Express Srl ha parlato Francesco Mattozzi, account Manager dell’azienda che movimenta 450.800 tonnellate di merce all’anno mediante l’intermodalità marittima e ferroviaria ed impiega 150 risorse umane. “La nostra scelta strategica – ha dichiarato Mattozzi – è stata di impegnarci fortemente per l’intermodalità: oggi i nostri mezzi viaggiano per oltre il 54% in modalità multimodale, percentuale che entro il 2022 contiamo di portare al 65%, con benefici soprattutto per la sostenibilità ambientale. Sotto il profilo dell’avviamento al lavoro siamo fortemente impegnati nel processo di formazione professionale di giovani del Mezzogiorno: nell’ultimo anno abbiamo offerto la possibilità di effettuare 3 stage a decine di ragazzi degli ITS, e per otto di loro questa esperienza si è tradotta in un’assunzione a tempo indeterminato presso la nostra azienda”.
Il workshop di ALIS si è chiuso con l’intervento di Domenico De Rosa, Amministratore Delegato di SMET SpA, azienda che movimenta 500.000 tonnellate di merce all’anno e garantisce occupazione a più di 2000 persone tra diretti ed indiretti, di cui oltre 250 risorse solo a Salerno. “In qualità di Coordinatore della Commissione Trasporto Intermodale di ALIS – ha esordito Domenico De Rosa – sono profondamente convinto del ruolo di sintesi che stiamo rivestendo tra politica, impresa e mondo della ricerca. In tal senso siamo contenti che altre associazioni, con diversa anzianità rispetto alla nostra, abbiano ritenuto opportuno convergere sulle linee programmatiche ed ideali di ALIS”.
“La nostra mission aziendale – ha proseguito l’AD di SMET – punta decisamente ad una mobilità sempre più green, come anche l’Associazione ha testimoniato nell’ultimo evento del 20 maggio a Piazza di Siena: dal 2014 abbiamo iniziato ad attuare in SMET una decisa politica sull’utilizzo dei carburanti alternativi e poi, con ALIS, abbiamo anche istituito la scuola di eco driver per gli autisti. Siamo per un’impresa protagonista che propone più che chiede, che lavora per operare e non per cercare assistenza, convinti più che mai che l’economia del trasporto multimodale convenga innanzitutto al Paese”.