Anche i tedeschi scrivono male le Leggi e ciò è particolarmente grave quando i provvedimenti riguardano questa emergenza della Covid-19. In questi giorni un provvedimento imposto dal 23 ottobre 2020 nel Land della Baviera sta creando incertezza tra gli autotrasportatori europei. È l’obbligo di sottoporsi a tampone o produrre un certificato di negatività alla Covid-19 con frequenza settimanale alle persone che entrano in Baviera per motivi professionali o di formazione provenienti da alcuni Paesi o regioni ritenute a rischio (con una lista che si aggiorna periodicamente). Il dubbio è se tale obbligo riguardi anche gli autisti di veicoli industriali.
Secondo l’associazione bavarese del trasporto LBT ciò vale per tutti i camionisti, quindi anche per quelli in transito, criticando per questo motivo il provvedimento, mentre l’associazione nazionale BGL afferma che gli autotrasportatori in transito sono esenti, interpretazione condivisa anche dalla Camera di Commercio di Salisburgo. Pare che dovrebbe arrivare presto un chiarimento del Land sulla questione e si pensa che sarà indirizzato all’esonero dell’autotrasporto.
Intanto, l’intera Germania ha disposto una clausura leggera dal 2 novembre che, secondo le prime informazioni, non dovrebbe coinvolgere direttamente il trasporto delle merci e la logistica. Ma gli operatori sono comunque preoccupati per le conseguenze negative sull’economia e quindi indirettamente sul comparto, soprattutto perché siamo alla vigilia delle festività natalizie.