Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato nel Consiglio dei Ministri il Documento di economia e finanza (DEF) 2023.
Il Documento delinea i tre principali obiettivi programmatici della politica economica e di bilancio del Governo per il medio termine:
1. la rinuncia graduale ad alcune delle misure straordinarie di politica fiscale attuate negli scorsi tre anni e l’individuazione di nuovi interventi a sostegno dei soggetti più vulnerabili e per il rilancio dell’economia;
2. la riduzione graduale, ma in misura sostenuta nel tempo, del deficit e del debito della pubblica amministrazione in rapporto al prodotto interno lordo (PIL). Il Governo conferma gli obiettivi di indebitamento netto in rapporto al PIL già dichiarati a novembre nel Docu-mento Programmatico di Bilancio (DPB), ossia 4,5 per cento quest’anno, 3,7 per cento nel 2024 e 3,0 per cento nel 2025. L’obiettivo per il 2026 viene posto pari al 2,5 per cento;
il sostegno alla ripresa dell’economia italiana, volto a conseguire tassi di crescita del PIL e del benessere economico dei cittadini più elevati di quelli registrati nei due decenni scorsi.
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In tale contesto, le previsioni di crescita del PIL del DEF sono le più prudenti, intente all’ela-borazione di proiezioni di bilancio ispirate a cautela e affidabilità. Nello scenario tenden-ziale a legislazione vigente, il PIL è previsto crescere in termini reali dello 0,9 per cento nel 2023 – dato rivisto al rialzo in confronto al Documento programmatico di bilancio (DPB) di novembre, in cui la crescita del 2023 era cifrata in uno 0,6 per cento – e quindi all’1,4 per cento nel 2024, all’1,3 per cento nel 2025 e all’1,1 per cento nel 2026.
Grazie alle nuove misure fiscali per il 2023 e 2024 delineate, la crescita del PIL nello scena-rio programmatico è prevista pari all’1,0 per cento quest’anno e all’1,5 per cento nel 2024.
Fonte
Sito web MEF
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