Con più di 70 milioni di tonnellate di merci movimentate, oltre 50mila treni intermodali, un transito medio di 25mila camion ogni giorno (in entrata e uscita), gli interporti sono uno snodo cruciale per la logistica in Italia.

Gli interporti rappresentano una rete capillare diffusa su tutto il territorio nazionale con necessità di una serie di interventi di ammodernamento per migliorarne l’efficienza.

È in questa prospettiva che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha messo a disposizione 11 milioni di euro per il completamento della rete nazionale degli interporti, con particolare riferimento al Mezzogiorno.

Il decreto è in corso di registrazione e riguarda incentivi che provengono dal Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese per gli anni 2023 e 2024.

Si tratta di un cofinanziamento e ciò vuol dire che i privati apporteranno risorse ulteriori per un totale di 30 milioni di euro destinati agli hub logistici per interventi finalizzati alla sostenibilità ambientale-energetica, all’eliminazione dei colli di bottiglia, per lo sviluppo della retroportualità (anche tramite aree di sosta sicure e protette, aree di sosta servite da impianti di cogenerazione e trigenerazione, pensiline con tecnologia fotovoltaica e colonnine di ricarica per veicoli refrigerati).

Il decreto, composto da 2 articoli, definisce la ripartizione degli 11 milioni provenienti dal Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese stanziati per gli anni 2023-2024, tra i vari interporti e rimanda, per la disciplina delle modalità e delle tempistiche dell’erogazione del contributo, alle Convenzioni sottoscritte dalla Direzione Generale per le politiche integrate di mobilità sostenibile, la logistica e l’intermodalità ed i singoli beneficiari del contributo.

Fonte

Sito web  Rivista Tir

Sito web MIT

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